Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, è stato audito stamane, a Bruxelles, dalla commissione Regi del Parlamento europeo, organismo permanente e competente in materia di sviluppo regionale, composto da 43 eurodeputati.
"Strumenti dell'UE e ripresa dal Covid-19: una visione da parte delle città" il tema dell’audizione, su cui Biondi si è confrontato con Kalin Kamenov, sindaco di Vratsa (Bulgaria), Krystyna Danilecka-Wojewódzka, sindaco di Słupsk (Polonia) e Ericka Bareigts, sindaco di Saint Denis de la Réunion (Francia).
Obiettivo dell’incontro, al quale Biondi è stato invitato su proposta del copresidente del gruppo Ecr-FdI al Parlamento europeo e coordinatore del gruppo Ecr in commissione Regi Raffaele Fitto, è stato valutare, partendo dall’esperienza degli amministratori locali, la validità delle azioni messe in campo dall’Ue per contrastare la pandemia e prendere spunto, dalle buone prassi attuate nei singoli territori, per ulteriori iniziative volte mitigare e contrastare gli effetti negativi derivanti dalla diffusione del coronavirus e per indirizzare nel migliore dei modi l’utilizzo dei fondi legati al PNRR.
"L’audizione dei sindaci di importanti città europee che si tenuta oggi in Commissione Regi ha confermato l’importanza della politica di coesione a sostegno dei territori. In particolare è stata importante, su proposta del Gruppo ECR, la partecipazione del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi”, le parole di Raffaele Fitto.
"Il capoluogo abruzzese, infatti, ha dovuto affrontare l’emergenza Covid mentre era impegnato nella ricostruzione dopo il terremoto. Oltre a sostenere la crescita economica e sociale dei territori più svantaggiati, la politica di Coesione, insieme con il Fondo di Solidarietà dell’Ue, sono strumenti fondamentali per affrontare le emergenze, come testimoniato dalla pandemia ma anche dalle numerose catastrofi naturali che hanno colpito negli ultimi decenni il nostro continente. Ritengo sia fondamentale in futuro introdurre maggiore semplificazione e flessibilità per far sì che tali risorse siano utilizzate nel migliore dei modi e velocemente, al fine di rafforzare la sinergia tra i fondi della politica a di coesione e il fondo di solidarietà”.
"La capacità di spesa dei fondi messi a disposizione dell’Europa è centrale", ha sottolineato Biondi nel suo intervento.
"L’Italia negli ultimi decenni ha subìto un costante depotenziamento delle articolazioni territoriali dello Stato. A fronte di un simile depauperamento di professionalità in tutti i settori nevralgici della vita del Paese, non rimpiazzabili in poco tempo, vi è la constatazione di una farraginosità delle procedure amministrative che rallentano l’utilizzo di risorse, nazionali ed europee".
Nel corso dell’audizione, Biondi ha ricordato gli sforzi compiuti dalla città dell’Aquila sia nella gestione dell’emergenza post sisma sia in quella generata dalla pandemia. "Azioni difficilmente attuabili con una normativa da ‘tempo di pace’ ed è per questa ragione che, soprattutto in vista di un corretto e celere impiego delle risorse - così come ci chiede l’Europa - del Pnrr e del relativo fondo complementare per le aree colpite dal sisma 2009 e 2016, va data agli enti locali la possibilità di ricorrere a strumenti caratterizzati da flessibilità e semplificazione".
Per quanto riguarda il mondo produttivo e del lavoro, Biondi ha concentrato l’attenzione sul ruolo delle piccole e medie imprese, "vera ossatura dell’economia del territorio, che devono essere messe in grado di riprendere a investire": per questo, il sindaco dell'Aquila ha chiesto di rendere stabile il ‘Temporary framework’ che innalza il livello del de minimis degli importi concedibili come agevolazioni senza preventiva notifica alla Ue come aiuti di Stato".